61° Motoraduno internazionale Madonnina dei centauri

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Reportage

Anche quest'anno, il 7-8-9 luglio, si è svolto il motoraduno della Madonnina dei Centauri.

Siamo arrivati ormai alla 61°edizione e come tutti gli anni migliaia di motociclisti provenienti da tutta Italia e da tutta Europa invadono le strade delle città di Alessandria e Castellazzo Bormida. Quest'anno la cifra stimata si è aggirata intorno ai 10.000 (diecimila) partecipanti.

Naturalmente abitando a pochi chilometri da Alessandria non perdo mai l'occasione per recarmi a questo incontro tra bikers, ma, essendo anche padre di uno splendido pargoletto di 2 anni, devo anche limitare orari e giri in moto, quindi giro a piedi per Alessandria con la famigliola il sabato sera e giro in moto, con tanto di corteo e messa a Castellazzo Bormida, la domenica mattina.

Al sabato sera siamo arrivati in piazza Garibaldi verso le 21,30. La piazza, ma soprattutto il vicino Viale dei Giardini erano gremiti di motociclisti che sfoggiavano i loro ferri, missili, bisonti e astronavi. E sì, perchè il motoraduno è aperto a tutti i motociclisti con tutti i tipi di moto, quindi si potevano ammirare trike con tanto
di carrello, gran turismo spaziali con sidecar e carrello e luci da albero di natale, sportive che sembravano missili terra-terra, custom mastodontiche veri propri bisonti della strada, e, per finire, quelle da me preferite, le "custom" modificate ad-extremis in tutti gli stili (bobber, chopper, old style, etc.). Insomma una serata passata tra le moto ad ammirare le più belle. Di certo non mancavano stands con gadgets per motociclisti e bar per litrozzi di birra ed infine il concerto di un gruppo musicale stile Far West, ma essendo un rokkettaro (sarei dovuto andare a Castellazzo ad ascoltare la Blasco's Band) ho preferito andare ad ascoltare "musica" d'altro tipo, quello dei "bang, bang" delle moto. Purtroppo qui non ho potuto soffermarmi a lungo in quanto il mio piccolo Samuele col faccino spaventato è voluto venire in braccio e stringendomi forte al collo mi ha detto "paua" (paura).

Così camminata veloce tra le varie evoluzioni di bikers di ogni tipo e ritorno a casa verso la mezzanotte (una volta dicevo che a quell'ora cominciava la notte, ora dico che finisce la giornata, quasi la stessa cosa, ma esattamente opposte).

Per fortuna, la domenica mattina la cara nonna (mia suocera) si è resa disponibile ad accudire il pargolo, così insieme alla mia dolce zavorrina/mogliettina siamo andati in moto (presto vi invierò le nuove foto con le ultime modifiche) alla benedizione che si è tenuta, alle 10 del mattino, al Santuario di Castellazzo Bormida dove si venera la Beata Vergine della Creta elevata da Pio XII a "Patrona dei Centauri". Già qui le moto erano qualche migliaio, ma la cosa più bella da vedersi erano i bikers: chi in tuta spaziale, chi in gilet di pelle con tatuaggi sparsi ovunque, insomma quelli chi altri definiscono i "cattivi" o i "ribelli", tutti comunque in silenzio, seri, a seguire la messa, perchè la nostra "Madonnina", per chi ci crede, non è un gioco o uno scherzo.

Finita la messa, tempo di fare un giro tra le moto e di rimettersi in sella, è cominciato il corteo che da Castellazzo, molto lentamente, è arrivato fino ad Alessandria. Qui si sono aggiunti altri bikers, mentre lungo tutto il percorso un'infinità di persone, lungo il cilio della strada, salutavano il lungo serpentone. Giunti in Alessandria, in prossimità della piazza, il corteo ha rallentato (per non dire si è fermato) e si è ulteriormente "gonfiato" di nuovi bikers. Oramai erano quasi le 12,30 e il sole picchiava alto nel cielo, per fortuna in questa circostanza le forze dell'ordine permettono di girare in città anche senza il casco, altrimenti: "centauri allo spiedo"!
Abbiamo potuto ammirare moto bellissime, curatissime, originalissime etc., ma purtroppo non abbiamo stretto amicizia con nessuno (avrei tanto sperato di conoscere qualche custommaniaco, ma non ha risposto nessuno alla mia richiesta), giusto qualche scambio di opinioni con i motociclisti vicini.
Alla fine siamo arrivati in Piazza Garibaldi dove si sfilava davanti alle Autorità, ognuno facendo sentire o il ruggito del proprio ferro o lo strombazzare di clacson e trombe bitonali. Insomma un frastuono enorme che, se in certe circostanze può essere fastidioso, in quella era invece l'urlo di fratellanza tra bikers di ogni tipo e nazione.

Ormai erano le 13 suonate da un pezzo, ci siamo concessi ancora una birretta e una sigaretta, e rimessi i caschi ci siamo riavviati verso casa dove ci aspettava il nostro piccolo.

Insomma un motoraduno che forse non regala grosse circostanze per conoscersi ed incontrarsi, ma sicuramente di grande effetto: vi siete mai trovati in mezzo a 10.000 motociclisti?

Volete sapere com'è finita la giornata??? ....... Campioni del Mondo !!!

Ciao a tutti.

Luca Tortuga