!!!!!!!!!!!!!!!!

Nababalao wrote: Dafne, io accetto i cambiamenti perchè è una conseguenza del tempo che passa, accetto la vecchiaia, i malanni e anche l'incertezza di un futuro che di roseo non ha proprio nulla. Però bisogna pur distinguere due fattori importanti, uno è l'ignoranza che non distingue nè religione, sesso, nazionalità eccetera, l'altra è l'apertura mentale che permette il ragionamento e la visione globale delle cose reali. Io sono stato "ospite" di indios Pemòn, Warao nell'amazzonia venezuelana, ho condiviso con loro quel poco di materiale che avevano, a loro portavo rispetto e umiltà ma non per obbligo nei loro confronti, loro ricambiavano con la saggezza e il benessere spirituale... questa si che si chiama condivisione. Diversamente se io fossi stato un arrogante, un prepotente o impertinente alle loro religioni, usante e mentalità, avrei avuto la vita difficile, perchè non si può pensare di stare in un posto senza doversi sottomettere alle regole di quel posto. La cieca prepotenza mischiata all'ignoranza e un indottrinamento di falso ideologico è una miscela esplosiva che innesca in una società come la nostra, stridenti paradossi come la guerra di civiltà. Questo è il punto, si vuole a tutti i costi l'apertura mentale universale ma è solo unilaterale da parte nostra e viene interpretata dall'altra parte come ventre molle di una società stanca e decadente senza morali nè ideali nei confronti di una rigidità mentale atta a annichilire chi si oppone con i risultati che conosciamo benissimo. Non si può attaccare una religione perchè è diversa dalla nostra, non si può uccidere in nome di un dio o di quell'altro. Aprire le porte ai propri simili non vuol dire essere dei deboli, ma purtroppo queste cose sono interpretate male e in malafede, così assistiamo agli eccidi di masse cristiane in terra islamica. Non ultimo l'eccidio in Indonesia di una comunità Buddista da parte degli integralisti islamici. Questa è multietnia? globalizzazione? Condivisione? Questo è divenuto un terreno fertile di chi crede che l'apertura mentale è la debolezza del lato umano delle persone. Quelle leggi che hanno cercato di togliere gli ostacoli per una pianificazione multietnica sono diventati dei paradossi di stoltezza e incapacità di gestione governativa. E la feccia lo sa bene che in uno stato come il nostro che è costituito da garantismo, permette loro di aggirare le leggi che noi rispettiamo, per loro invece in questo clima di ampia democrazia si affermano solamente i diritti che hanno senza nemmeno prendere in considerazione che ci sono i doveri di sudditi di questa repubblica. In questa demente visione alterata da inopportune politiche di garantismo ad hoc, non fanno altro che generare problemi su problemi aumentando il divario tra stato e cittadinanza che testimoniano giorno per giorno l'incongruenza amministrativa e politica di uno stato incapace di gestire le cose interne e internazionali in tema di sicurezza e ordine pubblico. Non voglio fare demagogia, ma è molto triste assistere a episodi come quello che ultimamente è successo in questo comune, dove una vedova di 56 anni con tre figli da mandare avanti e la pensione di reversibilità del defunto marito di soli 450 euro è andata in Comune a chiedere sussidio ma le è stato risposto: Lei non ha diritto di richiedere questo tipo di sussidio in quanto lei è cittadina italiana, questa legge è destinata solamenti alle persone extracomunitarie che vivono in questo paese. Con le lacrime agli occhi ha risposto all'ufficiale comunale: sono sfortunata perchè sono anche vecchia, altrimenti avrei fatto la puttana per mantenere i miei figli. Queste sono incongruenze che non devono esistere in qualsiasi stato civile, non si può garantire qualcosa a qualcuno escludendo altri. Gli "altri" in queste cose ci sguazzano e se ne fanno proprie di diritto acquisito facendoci sentire extracomunitari in casa nostra. Allora per queste ragioni dico: non posso, non devo, non voglio.

Leggo una estrema saggezza in queste parole....CONDIVIDO e Q8!!!