RAdunanza estiva 2013

Alla fine il giorno della RAdunanza 2013 è arrivato finalmente! Partiamo da Teramo in moto io e Zagor seguiti da Unkas con il suo gigantesco fuoristrada che porta “mio figlio” e tutto l’occorrente per il campeggio. Giunti a Roseto, scarichiamo il materiale e cominciamo a montare la tenda, il tempo pare sia clemente e per il momento non piove.

Dopo pranzo, il primo ad arrivare al campeggio è Lomandy, ci dice di aver incrociato il gruppo di Ank in autostrada e pensava fossero davanti a lui, ma invece ancora non arrivano: "La cosa mi preoccupa non poco”. A lui, in seguito, regalo la granata che avevo messo in foto sul post (anche se la voleva Ank), perché ogni promessa è un debito.

Finalmente arriva il gruppo più numeroso; è una gioia rivedere le loro brutte facce, Ideo, Giugi, Ank, Toteca, Trizzi, e gli altri. Finalmente conosco Papu, ma dopo tanto tempo passato a discutere sul sito è come se ci conoscessimo da sempre, dico a “mio figlio” di aiutare Betta90 a montare la tenda. Più tardi mentre sto ripartendo, dopo aver accompagno Trizzi e Rasterinha alla “Pecora Rustica”, sento un rumore di moto custom, sono BikerMax e Drew che sono arrivati lì da soli, ci salutiamo e mi dicono di essere in viaggio da due giorni e di aver preso tanta pioggia.

La cena di venerdì sera con il tizio che faceva karaoke era a dire poco pietosa, sopratutto perché tra noi ci sono tanti musicisti e lui cantava da cane, il brutto è che più lo prendevano in giro, fischiandolo e battendogli le mani, più quello cantava convinto di essere bravo. Finalmente, sono arrivate le indigene del posto (come le ha chiamate Giane) le famose amiche di Street, che credevo non venissero più, una di loro - Ariel - rimane con noi fino all’ultimo giorno. Quel gran simpaticone di Giane riesce a farsi un balletto con una delle ragazze venute a fare karaoke.

Alla fine della cena andiamo tutti al mare, con una cassa di birra e una bottiglia di grappa, offerta dal sottoscritto e da Zagor, apriamo un varco nella rete perché troviamo il cancello che da sulla spiaggia chiuso, solo che Ank non avendo tagliato mai una rete metallica in vita sua non sa che i tre fili orizzontali che la tengono tesa non vanno spezzati, se poi la vuoi rimettere in maniera decente, così li taglia tutto.

Una volta in spiaggia, Malko64 tiene banco con la canzone che più ci piacerebbe ascoltare in un certo momento della nostra vita: Giane affetta un salame che sembra una porchetta, tanto è grande e fa panini per tutti, intanto Ank strimpella canzoni alla chitarra nominando sempre e solo “Diabolik”. Ci rendiamo poi conto invece che quello che la sa suonare è BikerMax, nonostante le manchi una corda (a detta di Ariel ci riesce bene), scopriamo così che suonava in un gruppo. ì

Ank e Giane si fanno il bagno in mutande dopo la mezzanotte, ma non vanno molto lontano perché l’acqua è ghiacciata e neanche alla stessa altezza d’acqua, perché dice Giane. "Se fossi arrivato all’altezza di Ank sarei affogato!” Alla fine andiamo tutti in branda, mentre il sottoscritto richiude il varco nella rete.

La mattina dopo mi alzo prestissimo, ho dormito poco, ma devo portare la moto dal meccanico a Roseto e deve essere fredda, quando la smonteranno per riparare il tubo della benzina, faccio colazione in uno dei bar più sporchi della costa Adriatica, indosso il gilet ed è come se non avessero mai visto un biker, almeno la tipa che mi serve dietro al banco è carina.

Torno al campeggio, dopo che mi hanno riparato la moto, tutto procede bene i biker svegli stanno facendo colazione, finché non arriva Ank che comincia a ordinare Aperol Spritz per tutti, chiamando il barman Satana o Lucifero! Alla fine ci tocca pagare 200,00 € di consumazione, considerando che la comitiva di Balto aveva già pagato i suoi prima di andare via.

Pranziamo al campeggio e nonostante non smetta di piovere, i veri bikers, come Ideo, vogliono andare a fare il motogiro. Così nel pomeriggio, aspettiamo che ritornino gli altri e partiamo per la visita alla fortezza. All’andata sono io che guido il gruppo e appena usciamo da Roseto Ideo mi viene vicino e mi dice di andare più piano perché siamo in tanti, ma io volevo solo portarmi sul rettilineo per vedere dove fosse il benzinaio più vicino per far rifornire tutti quelli che ne avevano bisogno, scelgo quello dal nostro lato così da poter meglio ripartire tutti insieme. Zagor si fa aiutare da Ank e blocca le macchine agli incroci e alle rotatorie. Ank è l’unico che va in moto come se fosse piena estate con il gilet e la maglietta a maniche corte, ma appena arriviamo a Civitella del Tronto mi dice: - Certo che qui fa freddo! A quel punto scoppia un temporale che ci costringe ad infilarci tutti nel bar della piazza, lì incontriamo il nuovo sindaco e la guardia municipale (entrambe donna) che ci ha rilasciato il permesso di parcheggio nella piazza, c’invitano a rimanere a cena e qualcuno gli chiede qual è il dolce tipico del posto. Gli viene risposto: - I Bocconotti! Smesso di piovere saliamo a visitare la fortezza accompagnati dalla guida, l’unico a non venire e Ank che rimane al bar a farsi un the (forse non si sente tanto bene dopo tutti quegli Spritz), insieme a Trizzi che invece beve una birra. Giane prova ad attaccare bottone con la bigliettaia della fortezza, che è una bella ragazza, ma così impedisce agli altri di fare il biglietto, devo spostarlo quasi a forza per far proseguire il giro, in seguito, sarà quello che farà più domande alla guida, che gli saprà rispondere fino ad un certo punto.

Tornati alle moto ripartiamo, questa volta sono io a chiudere il gruppo, non mi va che qualcuno rimanga indietro, la strada è bagnata e procediamo con cautela. Tetoeca che mi sta davanti, prende male una curva e per evitare una macchina che arriva dalla parte opposta si ferma fuori strada. Gli vado vicino e gli chiedo se la moto gli si sia spenta. Mi risponde di no! Ha solo sbagliato ad impostare la curva non conoscendo la strada. Ripartiamo e poco più avanti sul rettilineo incontriamo tutto il resto del gruppo, chiedo a Zagor perché sono fermi, lui mi risponde che qualcuno ha perso il barilotto con gli attrezzi, ma noi che venivamo da dietro non li abbiamo visti sparsi per strada. Lo ritrovano! E si riparte, arriviamo finalmente al campeggio.

Dopo sono giunti il gruppo di Roma e Franki-v che ha lavorato fino alla fine e si è fatto tutta la strada da solo per essere con noi: ci salutiamo e tutti insieme ci prepariamo per la cena. Questa volta non c’è il karaoke, ma il casino lo facciamo noi che siamo in tanti; mi tocca l’indesiderato compito di raccogliere i soldi del conto, per mia fortuna c’è Giugi a darmi una mano perché sono anch’io molto stanco e sbaglio a ridare il resto, tutto si conclude nel migliore dei modi.

Sul finire della cena arrivano tre bikers che dicono di essere del posto, ma io non li avevo in lista. Dico a Mario, il gestore, di fargli mangiare qualcosa anche diverso dal menù da noi concordato.

Alla fine si torna tutti in spiaggia! Ank, al solito, riapre il varco nella rete, gli dico di tagliare dove ho chiuso io con filo di ferro e di non fare un altro buco. Frankie-v, scoprirò la mattina seguente, si è strappato il giubbetto sulla rete e questo mi dispiace molto. Una volta in spiaggia andiamo a sistemarci sui lettini e le sdraio dello stabilimento accanto, ma Ank è ormai arrivato, infatti lui e fortissimo al nastro di partenza, ma sulla lunga distanza si spegne, così il buon Malko64 lo porta a letto come fosse un bambino.

Il mattino seguente è quello più triste, si preparano tutti per andare via, dopo aver saldato il conto del camping e fatto colazione; chiedo ad Ariel chi la riporterà a casa. Lei mi dice che devo farlo io! Il buon Malko64 si offre di accompagnarla e si fa più di 40 km tra andata e ritorno di curve e tornanti per riportarla a casa.

Ci salutiamo e pian piano rimaniamo solo io e Zagor . Quando andiamo anche noi a pagare scopriamo che i famosi tre bikers del posto sono andati via senza saldare il conto! Se uno di loro legge questo articolo passate alla direzione del campeggio a pagare come hanno fatto tutti, grazie.

Il vero grazie va a tutti quelli che hanno partecipato e hanno percorso tanta strada per stare tutti insieme, spero vi siate divertiti, è stato fantastico avervi tutti qui, la cosa più bella che questa RAdunanza è che unisce persone tra loro molto differenti che non s’incontrerebbero mai nella vita di tutti i giorni, giovani, giovanissimi, meno giovani, uniti tutti dalla passione per la moto custom e al grido di: - Fora e tete!

Ci vediamo alla prossima.

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