3' Happy Free Bikers

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Reportage

Si è fatta mattina, il vento s'insinua bastardo nella finestra, apro gli scuri ed un cielo grigio e gonfio mi fa l'occhiolino, al diavolo! Devo andare, nuovi amici mi aspettano lontano da qui: Sovicille provincia di Siena, saranno circa 250 km o giù di lì.

La moto è pronta, si parte! Le nubi galoppano veloci nel cielo, un paio di chilometri ed il primo scroscio d'acqua mi gela, bhè poco inporta è la dura vita del biker.

Infilo la superstrada E 45, è la via più breve, ma non mi piace per niente. Questa strada è maledetta, ci sono un infinità di buche terribili e di notte è molto pericolosa. Questo serpente d'asfalto che attraversa le montagne come una grossa ferita è un monumento al malaffare e alla corruzione, tipica usanza italica, 40 anni per costruirla e non è ancora finita e probabilmente non lo sarà mai.

L'Appennino è sempre bellissimo, sto scendendo verso la Toscana, la temperatura si alza, il sole ha il sopravvento e mi sento proprio bene. Il vecchio ferro fa le fusa, nonostante la non più verde età (classe 1986).

I chilometri scorrono tranquilli, il tempo è decisamente migliorato; in direzione di Arezzo il cielo è sempre più azzurro. Questa zona della Toscana è proprio bella, tutta boschi e montagne. Tra poco arrivo a Lucignano ridente borgo medievale, famoso per la sua storia e la gastronomia locale e si sa, che i toscani mica scherzano col cibo.

Pausa per rifornire la moto, spuntino e via verso Siena, attraverso la verde e grassa campagna toscana. Piccoli paesi si susseguono, ma meglio stare in campana, come si suol dire, perchè ho già incontrato due autovelox fissi, andavo piano, ma il dubbio e l'ansia di una foto indesiderata ti rimangono.

Ormai ci sono, Siena è alle mie spalle con le sue cupole e i suoi campanili, finalmente ecco il raduno.

Siamo in un verde e ridente campeggio sperduto tra i boschi e le colline, il posto sembra ottimo, si cominciano le danze! Nota di colore: l'ingresso è gratuito, i ragazzi del gruppo Happy Free Biker sono molto socievoli e gentili, mi trovo subito a mio agio. La presenza di una ventina di moto luccica nel piazzale, è un piccolo raduno, ma accogliente ed intenso proprio come piace a noi. Inizio subito con un buon bicchiere di chianti, ci voleva e sarà il primo di una lunga serie da qui a mattina. La birra di ottima qualità viene venduta a 3€, il vino pure, mi sembra un pò eccessivo e lo faccio notare al barman di turno che risolve la mia lamentela aumentando la dose sino al bordo del bicchiere e così sarà per tutta la serata. Il pomeriggio avanza le presenze aumentano e gli arrivi si fanno sempre più numerosi, il popolo Biker come sempre non mente, la serata si prospetta interessante e piena di contenuti. Nel pomeriggio ci sono stati numerosi giochi ed il motogiro con relativo acquazzone.

Al primo imbrunire il raduno oramai è affollato gli stand lavorano a pieno ritmo con soddisfazione di tutti, la serata si stà scaldando,nel piazzale è stato allestito un grosso fuoco che ci riscalderà e ci terrà tutti vicini da buoni fratelli. La cosa che si nota di più tra le righe è l'incessante lavoro delle donne, mogli e morose del gruppo che si occupano della cucina e di tutto ciò che serve con grande gentilezza e pazienza, lasciando trapelare una grande passione ed anche una lucida rassegnazione per questi bambinoni che non cresceranno mai, ma è per questo che li amano.

La serata sta crescendo, il piazzale ormai trabboca di moto di tutti i tipi, ma le custom sono la maggioranza , ed in particolare le Harley. La fila alla cassa sembra finita , è ora di mangiare! Il menù è unico e cioè un primo (tortellini) un secondo (carne ai ferri) e contorno (fagioli) più ciambellone e vin santo per la modica cifra di 10 €, vino e acqua a volontà. Mi accontento di un primo ed un contorno, subendo le proteste dei cuochi perchè rifiuto il secondo per questioni di linea , come conseguenza mi rifilano un primo esagerato che sfamerebbe una tribù.

Nonostante la presenza di diverse moto assai pregevoli non vi è stato alcun bike-show  peccato a mio avviso non avrebbe guastato.

Oramai la serata è bollente ed i tre gruppi rock ci danno dentro alla grande trascinandoci in un vortice elettrico di luci, colori, musica e alcool. La musica ha indugiato forse un po' troppo sul Metal, visto la non proprio verde età della maggior parte dei Bikers che, sicuramente preferiscono generi più rock, pop o blues. Tra una canzone e l'altra arriva il momento delle premiazioni per i giochi e i gruppi più numerosi, per 30 km non vinco il premio per il biker più lontano!

Da ricordare ed apprezzare pienamente il leit motiv di questo raduno e cioè la solidarietà e l'aiuto a chi vive realtà difficili e dolorose come la disabilità.

I proventi della festa vanno in beneficenza ad un'associazione di disabili del comune di Siena i quali hanno organizzato il raduno insieme agli Happy free bikers con modestia e passione e che per ciò meritano tutto il nostro rispetto.

Mezzanotte è passata da un pezzo, la festa sta calando ed io ormai soddisfatto dal vino, musica e casino mi ritiro nella mia cuccia. Domani si riparte. Ore 7  della domenica mattina: sono tra i primi a rialzarmi, insacco la mia roba e faccio colazione (offerta dai Free Bikers) cincischio ancora un pò, poi saluto i fratelli sopravvissuti alla nottata dandogli appuntamento alla prossima festa, giro le forcelle verso casa e via... On The Road Again!

Un saluto a tutti i Bikers

BELVOTTO