European Bike Week 2010 - Faaker See

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L'appuntamento è  fissato per le sette e mezza di sabato mattina, davanti alla concessionaria HD di Tavagnacco (UD).

L'aria è frizzante, e non rimpiango il giubbotto e la tshirt a maniche lunghe. Comunque la giornata si preannuncia fantastica, meteorologicamente parlando. Arrivo in perfetto orario, nonostante alcuni contrattempi (non ho sentito suonare la sveglia; sceso in garage, ho dovuto ritornare in casa, per prendere la custodia dalla macchina fotografica... ).

Ad attendermi, però, non c'era nessuno... "Ho capito male l'orario dell'appuntamento???", è stato il mio primo pensiero. Tiro fuori il cellulare, e trovo un sms del Doc, con il quale mi avvisa di un suo piccolo ritardo...

Dopo cinque minuti, arriva un altro biker, su una fiammane Softail Springer. Io ne aspettavo molti di più... Giusto il tempo di fare due chiacchiere, e di scoprire che gia ci conosciamo: è Roberto il "Director" del locale Chapter. Ecco arrivare il Doc con la dolce metà (Giusy), a cavallo del suo Street Bob. Breve conciliabolo e partenza. Sono le 07.48 NTOT. Decidiamo di percorrere la SS13 "Pontebbana" e non l'autostrada. Roberto è il Road Captain, il Doc segue, e io chiudo la comitiva.

Direzione Nord, Tarvisio, confine di Stato, Austria...  Non c'è moltissimo traffico, cominciano a notarsi bikers, solitari o in gruppi più o meno numerosi. Mano a mano che saliamo verso nord, l'aria si fa sempre più pungente... Il sole non riesce a fare la sua comparsa dietro le montagne, per cui lunghi tratti di strada sono in ombra: che freschetto!!!

Ma il peggio deve ancora arrivare... Beh, l'attraversamento dei comuni di Chiusaforte e Dogna è davvero "toccante"!!!  Un freddo, ma un freddo, che non ho provato se non in dicembre o gennaio! Solo che in quel periodo si è preparati, oggi proprio no!!! Il sole non riesce a superare la cima delle montagne e, in più, si è alzato un vento del quale avremmo fatto volentieri a meno... 

 al confine tra Chiusaforte e Dogna, alcuni abitanti...

Verso Pontebba, a un semaforo, mi affianco ai miei compagni di viaggio, per rappresentare l'impellenza di una mia necessità idraulica ... Mi viene risposto che a Tarvisio ci fermeremo per quello e un caffè... A Tarvisio??!!??? Mancano 18 chilometri!! ! Sinceramente non so se riuscirò a resistere. Faccio appello a tutta la mia forza di volontà, ma la vedo dura. Intanto, il freddo non ci abbandona... A un certo punto, perdo completamente la sensibilità alle dita delle mani (nella fretta, ho anche scordato i sottoguanti in seta! ), e alla parte inferiore del corpo, tanto che temo di essermela fatta addosso!!! Ma mi rendo conto che, nel caso, avrei dovuto sentire un benefico calduccio .

In ogni caso, decido che, alla prima occasione, Tarvisio o non Tarvisio, mi fermo e faccio quello che devo fare... Ecco che il Doc, davanti a me, mette la freccia a destra e si ferma in una specie di spiazzo ghiaioso a lato della strada. Ben felice, lo imito! Contavo molto sulla sua resistenza... Quello che segue, è pura poesia!!!

Nel frattempo, Roberto torna indietro e, tutti insieme, ripartiamo per Tarivsio, dove  ci fermiamo per un qualcosa di caldo... I bikers diretti al Faaker See sono ormai a decine. D'ora in avanti, mano a mano che ci avviciniamo alla meta, ne incontreremo sempre di più.

Ripartiti, dopo pochissimo varchiamo il confine con l'Austria. Ora il paesaggio si fa meno aspro, le montagne hanno lasciato il posto ad ampi prati, contornati da boschetti. Il sole, finalmente, illumina e riscalda tutto intorno a noi!

La strada si snoda tra prati e paesini. I limiti di velocità sono molto restrittivi (dapprima 50, poi 70 km./h), molti cartelli segnalano la possibilità di controlli. Vedo che tutti sono rispettosi, al massimo si sfora di 10 km./h... Meglio non rischiare!!!

Ed eccoci arrivati!!! Sono le 10.10 NTOT. E' un festoso caos!!! Parcheggiamo i nostri cavalli a lato della strada che porta all'ingresso della manifestazione, non senza qualche difficoltà, causa l'incessante flusso di moto e la necessità, per me, di posizionare un tassello di legno sotto il piedestallo che, altrimenti, sprofonderebbe nel terreno ancora molle dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni. Meno male che il Doc, esperto di passate edizioni, mi aveva suggerito di portarne uno!

E facciamo il nostro ingresso! La giornata è splendida, l'atmosfera è di festa e di totale sicurezza e simpatia. Moto da molte provenienze: a parte Italia e Austria, tantissimi tedeschi (inconfondibili!!!), sloveni, slovacchi, francesi, romeni, ungheresi. L'arrivo di bikers è un flusso continuo, e il rombo dei motori sarà il leit motiv di tutta la giornata.

Adesso lasciamo parlare le immagini...

 le moto parcheggiate lungo la strada...         i continui arrivi...     ancora...    carrello al traino...

 sembrano non finire mai!!!      una chicca!!!  

Continuiamo a girare, ci sono centinaia tra stand e padiglioni, non si sa da dove iniziare... Entriamo in uno dei tanti padiglioni dei vari dealer HD, per vedere le novità 2011...

 che bella questa Superlow!!!

Vi risparmio le altre...  Intanto fa sempre più caldo, è una giornata splendida!!!

 una panoramica...    una parte del parcheggio all'interno dell'area della manifestazione..

Le moto dei partecipanti sono al 90% Harley di tutti i tipi e in mille customizzazioni, ma ci sono anche molte sportive e, addiruttura (!) degli scooter!!! Quelle in esposizione sono Harley e Buell.

 una Rocker C rivisitata alla tedesca...       questa è una Fat Boy teutonico stile...

Oltre agli stand dei dealer HD, ci sono decine e decine di bancarelle dove si può comprare di tutto. Un paese dei balocchi, per noi Pinocchi e Lucignoli ,  al quale  non riusciamo a resistere... Ma continuiamo a curiosare...

 una Boss Hoss, l'unica non HD in esposizione... mostruosa!!!     alcuni gioiellini       un trike HD

Gira e rigira, cammina tu che cammino anch'io, si è fatta l'ora del rancio!!! I profumi che si levano dai vari stand gastronomici non aiutano certo chi vorrebbe essere esonerato da questa necessaria funzione!!!

Ci sistemiamo all'interno di uno di questi e, qualche wurstel con patate (sia fritte che in insalata), bagnato da fresca birra Villacher, ci riconcilia con il creato...

 

Riprendiamo, dopo la doverosa pausa pranzo, a girare... Lo stand di "Numero 1" di Milano ci delizia con questo bijou:

 ... al modico prezzo di 42.000 euro!

Nelle foto sotto, alcune comparse in costume tipico della Carinzia, mentre si esibiscono in musiche e danze tradizionali...

         

Poi mi hanno fatto notare che non erano carinziani... Credevo...

 ... non ricordo... un nuovo modello HD 2011???

 questo sono io perfettamente calato nell'atmosfera nordica!!!

Come dicevo più sopra, i bikers continuano ad arrivare (e partire), così andiamo a dare un'occhiata nel punto in cui gli addetti dell'organizzazione regolano il traffico

                                       

E' uno spettacolo nello spettacolo!!! Il rombo dei motori è tale per cui non si riesce a capire nemmeno ciò che viene urlato nelle orecchie!!!

  l'immancabile (non unico!) burn-out

Un tipo davvero singolare, con la sua moto...

 ecco a voi Terminator!!!    la classe non è acqua!     

Torniamo a gironzolare ancora un po'...

 il caldo e la stanchezza si fanno sentire...     ma che sagace calembour!!!!        il Doc non ha caldo...

Qualche altro bel pezzo

                                     

Sono circa le 15.30, quando decidiamo di raggiungere le nostre moto per iniziare il viaggio di ritorno a casa. Impresa non facile, il flusso di arrivi è continuo, ed è problematico inserirsi tra le migliaia di moto che continuano a susseguirsi. Fortunatamente, è stato creato un "anello" a senso unico intorno al lago, così da poter sfruttare tutta la carreggiata ed evitare gli incidenti che hanno costellato le edizioni passate (mi dicono fino a 3 - 4 anni fa).

Percorrere il giro del lago, per poi poter prendere la strada del ritorno, è una via crucis, in pratica una parata a passo d'uomo. Continui stop and go... il motore manda un calore infernale, e questo, unito al caldo pomeriggio, al casco, ecc., mi fa letteralmente colare rivoli di sudore da sotto il casco.  Ogni tanto, un cartello invita a "burn - out" e a un non meglio precisato "Show your tits"...

Per percorrere una decina di chilometri, ci impieghiamo quasi un'ora!!!

Alla fine, eccoci sulla via che ci riporterà a casa... Il viaggio è la fotocopia dell'andata, con un po' meno freddo. Alle 19.09 NTOT scendo dalla moto, nel garage. Ho percorso 253 chilometri...

Qui si conclude il racconto. E' stata la prima volta, per me, partecipare a tale evento di risonanza europea, e mi sono divertito. Ho riportato un'impressione più che favorevole per quanto riguarda ogni aspetto. L'organizzazione era perfetta, dentro e fuori l'area della manifestazione. La Polizia ha svolto un lavoro di controllo discreto e collaborativo, senza dare nell'occhio. In ogni stand ho trovato cortesia, disponibilità e sorrisi, cosa da non sottovalutare! Piccola annotazione: ingresso gratuito!!!!

Questo  non vuole certo essere un reportage sulla manifestazione, ma semplicemente il racconto di una giornata "particolare". Mi sa che l'anno prossimo ci tornerò!!!