Ieri mattina, stufo e arcistufo del tempaccio, e invogliato dal sole serale del giorno prima, alle 07:15 decido che potrei anche andare in ufficio in moto. Alzo la tapparella: un nebbione orrendo mi ringhia in faccia. Forse e' meglio rimandare. Prendo la Mitsu e vado in ufficio con quella.
Stamattina alzo la tapparella e un bel sole (si fa per dire, son sempre le 07:15) mi sorride. Evvai!
Piglio le moto e vado, felice come una pasqua, incurante dei due gradi sotto zero, non ostante i pantaloni di cotone leggero che uso anche d'estate (odio la lana a pelle!) e comunque non sento freddo alle gambe. Ossia: lo sento, ma come un'informazione distaccata che riguarda qualcun altro.
Il sole doveva essersi messo d'accordo col nebbione, perche' verso le 3 comincia a piovigginare. Per le 4 sta piovendo per bene e, alle 17:10, quando esco per salire in moto, la pioggia e' ormai mista a neve. Ci sono 4 gradi sotto zero. Decido di fregarmene. Sono solo 4 km a casa. Non ho proprio voglia di aprire la borsa laterale e ravanarci per trovare i pantaloni impermeabili e lo straccio per asciugare la sella. Mi siedo, e i miei ammennicoli si congelano istantaneamente. L'acqua sulla sella ha la temperatura dell'azoto liquido. Pace.
Via, verso casa. Ormai vien giu' solo neve pesante.
Venti minuti dopo arrivo al garage, i gioielli di famiglia pronti per essere donati alla banca del seme cosi' come sono semplicemente staccandoli con un colpetto secco. Camminando dal box a casa, l'aria a meno quattro gradi mi sembrava tiepida, dopo il vento sulle gambe e la neve. Sollevare l'orlo dei pantaloni per sfilare gli stivali e' problematico: sono rigidi di ghiaccio. Mi cambio anche i pantaloni e, per divertimento, prendo il termometro medico a infrarossi che ho nell'armadietto dei medicinali e lo punto sulla mia gamba sinistra. Premo il pulsantino della misurazione. "Ora del decesso: diciassette e trenta". Il display rimane inchiodato su "Lo".
Mi sgargarozzo una fiatata di single malt e mando mezza tavoletta di cioccolato a tenergli compagnia.
Meno male che erano solo 4 km (fatti con una visuale del tutto approssimativa per visiera casco e occhiali totalmente appannati non ostante dose prescritta di antinebbia sopra).
La prossima volta, i pantavento li metto. :)
Pero' mi son divertito e son proprio contento! Fanqlo il tempaccio! :P

bellissimo....:D
bella descrizione.......pareva di viverla!!!!!!!!!!!!!!bellissimo!
io sono piu per il caldo però.........il freddo lo accuso eccome!!!!!!!!!!!
baci8 angel
Azz....bel racconto .....potresti fare lo scrittore e/o narratore,avresti un futuro.Auguroniiiiiiiiiiiiii
Bravo guns è in queste situazioni che si vedono i veri duri specialmente quelli di ghiaccio.
ciao
Guns qua sta piovendo da questa mattina ma...ma....leggendo quello che scrivi m'è venuta voglia di andare a prendere la moto.....
Fanc.... il tempaccio :D
bravo Guns ma,mi raccomando,non esagerare, i veri " maschioni " si vedono anche quando salvaguardano la pellaccia, comunque complimenti
caz***zo, che freddo!!!!!!
brrr, che freddo!
Sacrosanto. Infatti, oggi che la protezione civile era in allerta e avevano annunciato ogni disastro, la moto l'ho lasciata in garage. Naturalmente il tempo e' stato splendido. :(