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Nella mia vita da figlio di militare, e militare io stesso, ho girato abbastanza e vissuto in diverse città. Una tra quelle in cui sono stato più a lungo (10 anni, dal 1963 al 1973) è Belluno.
Procediamo con ordine. Domenica 1° agosto 2010. Bellissima giornata, serena, tersa, non afosa... che fare? Recuperare le forze, lasciando l'incavo del corpo sul divano, o... O!!! Decisione presa, si va a Belluno! Pochi minuti prima delle due del pomeriggio sono in sella. Raggiungo la SS13 Pontebbana all'altezza della rotonda di Orgnano e, da lì, un nastro dritto e monotono. Il traffico è scarso, considerata anche l'ora e la direzione. A quest'ora saranno tutti sulle spiagge. Comunque, il viaggio procede noioso, solo a Sacile movimentato (o, meglio, rallentato) dagli innumerevoli semafori che paiono essersi messi d'accordo per sincronizzarsi sul rosso non appena mi avvicino...
Vabbè, non ho fretta. Poco dopo Sacile lascio la Pontebbana e mi dirigo verso Cordignano e Vittorio Veneto. Ho lasciato il Friuli e sono già nel mio Veneto.
Anche qui, dopo tanti anni che non transitavo, noto che le rotonde pullulano!!! Traffico ridotto al minimo, e arrivo a Vittorio Veneto che sono circa le 15.00.
una suggestiva veduta di Vittorio Veneto
Sfilo lungo i viali, senza entrare in centro, e mi dirigo verso Serravalle, da cui prenderò la SS51. Ci sarebbe anche la comoda autostrada, fino a Pian di Vedoia, ma voglio ripercorrere gli stessi tragitti di quarant'anni fa.
Così, eccomi sulla SS51 Alemagna. Sopra di me, i viadotti dell'autostrada che, secondo me, rovinano il paesaggio... Il primo tratto, che passa tra varie frazioni, è abbastanza rettilineo e in leggera salita. Già si fanno numerosi i Power Rangers, che utilizzano questa strada come pista per le proprie esibizioni. Infatti... Vengo sorpassato, in pochissimi secondi, da almeno 4 di loro, a cavallo dei loro giocattoli multicolori e con le tute in pendant... Li vedo sfrecciare e piegarsi ai primi tornanti... Il guaio è che li senti solo quando ti stanno sorpassando, per cui occhio agli specchietti!!!
La strada è proprio come me la ricordavo, dall'ultima volta che ci sono passato, credo vent'anni fa, in una gita domenicale con la mia famiglia. Si sale tra curve più o meno strette e ampi rettilinei. Sempre più Power Rangers, che salgono o che tornano in senso inverso al mio. E' comprensibile, una giornata così invita a uscire in moto.
Continuo a salire, ed ecco che, passato Fadalto, entro nella provincia di Belluno, nell'Alpago. Ora la strada comincia a costeggiare il lago di S. Croce, azzurrissimo e punteggiato da vele di barche e windsurf. Che spettacolo!!! Mi ricordo che, da bambino, mio padre aveva una barca e la teneva proprio qui. Quante volte sono andato a pesca con lui...
La strada è comoda, poco traffico e molte moto di tutti i tipi. C'è un motoraduno nei dintorni, ecco il perchè di tutte quelle moto che continuo a vedere.Tra l'altro, mi è capitato di ammirare alcune custom su base HD davvero belle.
Con il lago sempre alla mia destra proseguo verso Belluno. La strada è praticamente rimasta quella dei ricordi di bambino, solo prima di Ponte nelle Alpi una rotonda che, manco a dirlo, all'epoca non esisteva.
Passo il ponte sull'ampio greto del Piave, ed eccomi a Ponte nelle Aìpi. Da lì mi dirigo verso Belluno. Che emozione, quanti ricordi!!! Alla mia destra i binari della ferrovia per Calalzo di Cadore (ultima stazione), sopra di me il Monte Serva.. Quante escursioni quand'ero boy scout! Ecco, alla mia sinistra, il campo di aviazione dove, una domenica all'anno, mi portavano i miei a vedere i lanci dei paracadutisti del locale aeroclub... Tutto uguale!!!
Percorro via Vittorio Veneto, con lo sfondo del Ponte degli Alpini, passo davanti al Palazzetto dello Sport, che mi vide tenera promessa del basket , poi, alla mia sinistra, il parco "Città di Bologna", sfondo di innumerevoli pomeriggi d'estate (ma anche no), a base di bicicletta, pattini a rotelle...
Data la giornata, c'è pochissimo traffico, così decido di andare a vedere alcuni luoghi del mio passato. Passo davanti alla caserma dove faceva servizio mio padre (ora chiusa, per soppressione del reparto), poi alla chiesa di S, Lorenzo, la mia parrocchia. Riesco a gettare uno sguardo all'interno del campo dell'oratorio: tutto cambiato!!! Arrivo nella via in cui ho abitato fino a che non sono andato via da Belluno... Quella che, all'epoca, mi sembrava lunga e spaziosa, è in realtà una strada di circa 100 metri e nemmeno tanto larga. Il condominio in cui vivevo è sempre lì...Proseguo, ed ecco la mia scuola media e dietro il campetto dove, in inverno, andavo a sciare durante la settimana... Riconosco le case in cui abitavano dei miei amici, chissà che fine hanno fatto.
Già che ci sono, mi dirigo verso l'Istituto Tecnico Commerciale, dove ho frequentato solo il primo anno (gli altri li ho fatti a Grosseto). Rivedo la chiesa di S. Gervasio, dove andavo a dottrina quando, appena arrivato a Belluno, abitavo in quei paraggi.
Che sorpresa!!! L'Istituto non c'è più... Chissà dove l'hanno spostato. Vabbè, dopo quasi 40 anni, qualcosa sarà pur cambiato, no?
Prendo via Feltre e mi dirigo verso il centro. Ecco invece, sempre al suo posto, l'edificio (una volta stazione ferroviaria) sede della scuola elementare "A. Gabelli", dove ho passato i primi 5 anni della mia carriera scolastica...
Ora voglio vedere il centro... Piazza dei Martiri, eccola qua! Isola pedonale...
Giro intorno alla piazza, mi dirigo verso il Duomo, con il campanile dalla cuspide a "cipolla", sormontato dalla statua di un angelo, che i bellunesi ciamano "l'om" (l'uomo).
Qui, nel Duomo, ogni anno veniva celebrata la messa per l'inizio e la fine dell'anno scolastico...
Quanti ricordi, quanta emozione... Vorrei andare a vedere mille posti, ognuno mi torna alla memoria con un piccolo aneddoto a esso collegato, ma è ora di rimettermi in viaggio per rientrare. Tornerò, questo è poco, ma sicuro, e lo farò con più tempo a mia disposizione... Arrivederci, Belùn!!!
Così, ripercorro a ritroso la strada dell'andata, con calma, anche perchè sono in riserva e, mannaggia, non trovo un distributore... Lungo il Fadalto, sulla SS51, vengo superato da due bobberoni su base HD davvero fantastici!
Chilometro dopo chilometro, rieccomi a Udine, stanco, un po' pensieroso... Questo giro mi ha riportato a quando ero ragazzino, senza pensieri, e il futuro era lì, davanti a me.. Un po' come adesso!!!