Campo Imperatore - Gran Sasso

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sabato sera, tre amici scazzati davanti una birra si annoiano a morte... poi l'illuminazione: domani si prendono le moto e si va a Campo Imperatore - Gran Sasso.

Questa fantastica giornata è partita così, per caso, come di solito le cose migliori. Alle 7.30 partenza da Perugia in direzione Valnerina, una quarantina di km di pallosissima superstrada e poi lo svincolo per Norcia... e già il bordo del copertone iniziava a friggere. La Valnerina è una strada fantastica, curvoni lunghi di strada ben asfaltata con uno scenario mozzafiato a destra e sinistra, boschi e vallate che riempiono il cuore, il fiume Nera dove in estate non è difficile incontrare gente che fa Rafting o canoa, vecchi bar storici ritrovi di motociclisti di ogni età (mi ricordo che una volta si ferma uno con una 999 fiammante, tuta di almeno una quindicina d'anni segnata dal tempo e dall'asfalto,  si toglie il casco e trovo un motociclista di una sessantina d'anni coi capelli bianchi ed il viso segnato da una vita vissuta intensamente... mi ricordo di aver pensato: questo è davvero "un motociclista"). Superata Norcia prendiamo direzione Ascoli, su a 1200 mt in direzione Forca Canapine (galleria di circa 5 km - bel freschetto in estate!). Arrivati sulla cassia prendiamo direzione Amatrice (qui apriamo una parentesi sui tempi... sarebbe sempre bene organizzare i giri in modo da trovarsi da queste parti a ora di pranzo... e non soltanto per una amatriciana), lago di Campotosto e giù fino al passo delle Capannelle;

   

da qui sulla SP86 dove comincia davvero la goduria pura! vallate incontaminate con stradoni spettacolari dove si incontrano smanettoni con pancioni incollati ai serbatoi, aristocratici bmwisti al trotto e custom in gruppo come stormi migratori, di tutto un pò, spesso con visiere alzate per ammirare il panorama più che per godere la strada in quanto tale. Ad Assergi sosta obbligata per fare benzina (poi cè solo il mulo con due taniche di savataggio!). Bevuto un caffè e presa un pò d'aria alla capoccia saliamo in direzione Campo Imperatore.

La vallata è incantevole, un'emozione che riempie gli occhi e il cuore, immensi spazi verdi circondati da monti imponenti con il Corno Grande lì su a ricordarti quanto sei piccolo e fragile, mucche al pascolo che contornano cornici sublimi e delicate, istantanee che rimangono scolpite nella mente come ricordi da raccontare.

   

La stanchezza comincia a farsi sentire, i nostri deretani sono in appiattimento da più di 4 ore e mezzo e le nostre schiene reclamano un pò di tregua. Continuiamo sul drittone che sembra portare al nulla e in fondo alla vallata, come un miraggio, scorgiamo un puntino lontano con mille moto e macchine... cosè? ci avviciniamo cercando di capire cosa fosse quell'assembramento in mezzo al nulla e scopriamo la terra promessa, l'oasi del viandante, il più bel regalo che avessimo potuto sperare: il "Ristoro Mucciante" 

Il Ristoro Mucciante è una casetta in legno al centro della vallata, sostanzialmente una macelleria che ti vende bistecche, salsicce, arrosticini (ma anche prosciutto,salame,formaggio,ecc) e che ti cucini da solo fuori all'aperto dove trovi circa una cinquantina di braceri pronti e caldi per arrostire la carne.... che dire... cosa speri di trovare di meglio.

 

Noi 3, sudati e cotti dal caldo e dai chilometri ci svacchiamo sopra un tavolone in legno con due panche, tolti stivali giubotto e maglietta apriamo 3 birre ghiacciate a testa e mettiamo a cuorcere i 50 arrosticini acquistati.... le salsicce dopo. Tutt'attorno un pulsare di motociclisti di tutti i generi, famiglie con figli al seguito, tre inglesine di mezza età sotto ombrellini ricamati per proteggersi da un sole che proprio non dava tregua.... che spettacolo!

Dopo circa 2 ore di sana e genuina spalmata sul prato riprendiamo conoscenza, sono le 5 del pomeriggio e forse è il caso di pensare al rientro, ma come lasciare questa pace.... Ci infiliamo maglietta e giacca (una tra le esperienze peggiori per i motociclisti.... con 40° infilarsi il giubotto è come darsi una santa randellata sulle balle) e ci mettimo in moto per ripercorrere a ritroso la strada per il rientro.

Questo è un racconto semplice, come tanti, ma è la riprova di come le cose semplici e improvvisate siano spesso le migliori, come basta una moto e la voglia del viaggio, anche non impossibile, per scolpire ricordi e saldare amicizie. Quei 550 chilometri fatti d'un fiato sono nel mio cuore e nella mia mente... auguro a tutti i sognatori su due ruote di vivere la loro passione con semplicità e leggerezza, col vento sulla faccia e con la voglia di sperimetare, sempre.

Comments

(3/30/2014, 20:40)

Quello che hai appena descritto, documentandolo con foto è un giro che (per me che vivo in Abruzzo e precisamente a Teramo) ho fatto per la prima volta all'età di 16 anni a cavallo di una Gilera 125 TG 2 e, nel corso degli anni, ho ripetuto tante altre volte con altre moto. Lo conosco benissimo! Praticamente sei venuto a fare un giro sulle mie strade, hai visto? Sono fantastiche, vero?

(3/30/2014, 22:38)

bella girata e vi siete di certo divertiti, complimenti bel giro e bei posti,non ci sono mai stato ma le foto parlano da sole

(4/3/2014, 20:27)

Visto il paesaggio mozzafiato, visto i prezzi contenuti, la prossima RAdunanza la possiamo organizzare da quelle parti, ma devo avere il consenso della maggior parte dei Custommaniaci? Pensateci e fatemi sapere?

(4/3/2014, 20:43)

manca il quarto svalvolato..........e per essere on the road è perfetto.

(4/4/2014, 0:57)

per caso a nessuno è mai venuto in mente di fare un motoraduno da quelle parti?Posto stupendo ,penso che presto ci faro' un bel giro in moto!