Ragazzi non resisto, dopo avere letto le due ultime tragiche notizie sento il bisogno di tirare in ballo questa cosa anche a costo di sembrare il solito baccchettone.
Avete mai notato che di sicurezza e di incidenti non si parla mai negli ambienti del motociclismo? Al massino ci si lamenta dei guard-rails o del fondo stradale mal tenuto. Quanche tempo fa mi è stato detto da un giornalista che i motociclisti preferiscono evitare l'argomento sicurezza e incidenti come se portasse sfiga o come se non parlandone lo si potesse esorcizzare.
La realtà è in moto muore un sacco di gente, tanto da giustificare (per es.) degli studi specifici, e l'interesse della UE. Nessuno però che ci spieghi quali sono le situazioni più pericolose e cosa fare (o meglio non fare) per evitare di trovarcisi in mezzo. Tutto è affidato alla nostra esperienza personale come se i bikers meno navigati debbano per forsa rompersi qualcosa prima di imparare.
Vi faccio un esempio, il MAIDS uno studio molto dettagliato sugli incidenti motociclistici (http://maids.acembike.org/) dice che nella maggioranza degli incidenti la situazione era tale che quando il motociclista ha percepito il pericolo era già troppo tardi per evitare l'incidente. L'esperienza e la prudenza dovrebbero aiutare a non mettersi in queste situazioni, ma quali sono?
Sempre sul MAIDS si scopre che la maggioranza degli incidenti avviene in su strade statali, in corrispondenza di incroci e che le velocità di impatto sono raramente molto alte. Non che questo genere di informazioni siano un toccasana, ma potrebbero essere un spunto per farci riflettere, per acquisire un po' di consapevolezza su questi argomenti e soprattutto per scambiare delle esperienze utili.
Vi assicuro che vedere la scena di un incidente con pezzi di moto in giro, zainetto da una parte, un guanto dall'altra e un biker steso sull'asfalto è una cosa tristissima, facciamo in modo che non succeda.
Buona strada a tutti.

in parte hai ragione fedro, ma comunque secondo me oltre che l'esperienza, certe cose sono dentro di noi... quindi scriverne parlarne discuterne va bene ma non sempre porta ad un risultato positivo. A volte neppure provarli sulla propria pelle serve! io seguo il mio istinto, vivo la strada in modo positivo senza la paura, altrimenti sopravviverei alla strada...
gio88
Ormai è diventata una Roulette russa.
Troppi disgraziati sfrecciano con le moto da 140 cv e oltre,senza avere fatto prima un po' di esperienza con moto più tranquille.
Molti di questi sono giovani che pensano sia tutto virtuale.
Aprire il gas e via.Caspita come sono bravo.
Non prestano attenzione a niente,anche se a volte succendono incidenti per colpa di altri.
La velocità,sappiamo che comporta rischi notevoli.
Quando andavo a trovare mio padre in una clinica di rieducazione funzionale,mi capitava di trovare tanti ragazzi in carozzina in seguito ad incidenti con la moto.
Alcuni se la cavavano con qualche mese di riabilitazione,altri purtroppo restavano seriamente offesi.
Il problema secondo me è che non devono vendere moto così potenti,sono dei proiettili impazziti in mezzo al traffico quotidiano.
Certo anch'io circa 30 anni fa avevo un Cbr 1100 che mi chiedeva sempre di aprire la manetta.Ma c'erano meno auto in giro e comunque arrivavo da altre esperienze con un 50cc poi un 350 cc quindi un 750, un 900 e poi il 1100 appunto.
Ma sopratutto quando decidevo di tirare mi mettevo la tuta in pelle e il casco di quelli professionali,anche se poi volendo guardare non sarebbero bastati ad una velocità altre i 200 km orari.
Ora da 5 anni ho scoperto il mondo custom che ritengo più consono ai miei riflessi,ma sopratutto vado in giro tranquillo e poi so dove andare.
Questi sembrano tutti pazzi alla ricerca di chissa quale meta.
Un mese fa mi sono incazzato con uno di questi che mi è sfrecciato a 2 cm e la curva dopo quasi centra un auto che faceva una svolta a U .
Tutto perchè andava fortissimo.
pensa che dietro aveva una giovane ragazza.
Al semaforo lo beccato e gli ho detto: tu sei il classico deficente figlio di papà che ti ha regalato la moto,se vuoi rischiare fallo da solo,la ragazza che hai dietro non centra nulla.
Per concludere.Cosa possiamo fare?
Nulla,Nulla,Nulla.
Questo paese è pieno di fenomeni di ultima generazione.
I quali sono cresciuti con il tutto subito e veloce.
Per fortuna ci sono anche quelli tranquilli,ma sono pochi.
Ciao
Ginko
Io ho baciato l'asfalto parecchie volte. Da ragazzino col ciclomotore sono finito a terra innumerevoli volte, prima causa: la mia imbecillità giovanile, seconda causa: la velocità. Da adulto è stato peggio: tre incidenti con conseguenti gravi danni biologici ma questa volta non è dipeso da me ma dall'imbecillità altrui. Mi criticano quando vado in moto perchè quando incrocio gente che conosco non saluto: non è così, sono troppo coinvolto con la guida e vedo solo la strada e i movimenti degli altri automezzi e quelli pedonali. Se voglio andare a 30 all'ora e godermi il panorama se posso farlo mi accosto il più a destra possibile oppure se voglio fermarmi per strada mi fermo in luogo sicuro per non mettere in pericolo gli altri. Vedo in strada tanta gente che è disattenta e per questo cerco di tenermi alla larga dallo stupido di turno. Preferisco fare la figura del lumacone piuttosto che rischiare stupidamente e provocare un incidente: la moto quando cade a terra si rompe e quindi è anche un danno economico. E' meglio mettercela tutta per non farsi male e sopratutto per restare vivi.