Per me è Vivere

Schede primarie

Vivere

Respiro per vivere. Spesso però non mi basta.
L’aria mi rilassa. L’aria mi preme e spinge i miei pensieri dietro di me.
Li ritrovo ogni volta sulla strada del ritorno se questa è la stessa dell’andata.
A volte penso che il mondo sia così grande che non valga la pena percorrere una strada due volte, quindi lascio i miei pensieri a chi prima o poi farà la mia stessa strada.
Penso sia opinione comune a tutti noi che crediamo nella libertà, sapere che essa non esiste se non in alcuni momenti che solo pochi fortunati possono ancora viverla e assaporarla.
Parlo di tutti coloro che come me, sanno cosa vuol dire respirare veramente;
respirare a 90 centimetri dall’asfalto;
respirare con un gradevole borbottio di sottofondo;
respirare con un prurito al naso che ha appena sniffato un moscerino;
respirare con la schiena a pezzi dopo chilometri di lingua nera;
respirare intensamente per poi smettere quando si scende dal proprio sogno.
Si proprio il sogno; quello che per molti è la vita stessa e per altri è ciò che si vive dopo di essa.
Vivere la vita non è poi così semplice; è difficile già riuscire a capire la modalità e la tipologia di vita che si vuole vivere.
Se i concetti sono così difficili da esprimere figuriamoci poi viverla veramente!?!
Ho vissuto varie vite o perlomeno mi illudo di averlo fatto ogni qualvolta ho affrontato un nuovo viaggio;
ho conosciuto nuova gente sulla strada;
ho bevuto una birra in compagnia di uno straniero;
ho scambiato e vissuto sensazioni inaspettate sulla strada dell’apparenza.
Si proprio così, perché il mondo di oggi è solo apparenza:
l’apparenza di chi sa di non essere nulla e di non valere nulla, ma che cerca di ostentare ciò che rappresenta il lusso.
Il vero lusso oggi è solo di coloro che riescono a vivere qualcosa che per gli altri è ormai passato e mai più vivibile.
Si, il nostro è un lusso, non per quello che abbiamo acquistato con sacrificio, ma per ciò che riusciamo a vivere ogni volta respirando su di esso.
Gli altri non possono capire queste sensazioni quindi possono solo continuare a spendere per cose effimere cercando in esse il significato della propria vita.
Un giorno, nel fare i conti, si renderanno conto che il portafogli è solo più vuoto e il diario dei loro viaggi è rimasto bianco per le poche emozioni, sporco come i soldi che hanno sperperato pur non potendoseli permettere.
Signori miei, come dico sempre: “qualcuno non sa ancora che alla fine del giro c’è sempre un biglietto da pagare”; e aggiungo: “il mio è valso la pena pagarlo”; il loro?
Mi piacerebbe completare facendo un saluto ad una persona molto cara che sarebbe piaciuta sicuramente anche a voi se l’aveste conosciuta.
Un abbraccio forte ad amico che ha deciso di non vivere più.
Questo mondo non gli apparteneva; l’altro è un sogno!
Mandami notizie dall’aldilà brothmo.