Sorry: english translation is not available yet.
Avevo deciso di andare al mare, per approfittare di questa bella giornata che, stando al meteo, poteva essere l'ultima occasione della stagione per prendere un po' di sole.
Così, all'una del pomeriggio salgo in moto e mi dirigo verso la mia spiaggia preferita, Bibione. Mi piace Bibione perchè, tra quelle della zona (Bibione, Lignano e Grado) è la più pulita, meglio attrezzata e meno cara.
Attraverso Udine, ritornata al solito traffico, e mi dirigo, per vie traverse, verso la "Ferrata". La "Ferrata" è un lungo e diritto nastro d'asfalto che collega Udine e Portogruaro, così chiamata perchè corre sul tracciato della ferrovia (ferrata, appunto) che, in passato, univa le due località.
Arrivato alla rotonda di Morsano al Tagliamento, prendo la direzione di S. Michele al Tagliamento, su una strada che tocca varie frazione (ve ne ho già parlato). Mano a mano che procedo, il tempo si fa sempre meno da spiaggia... Nuvoloni cupi si addensano all'orizzonte, e l'aria è frizzantina. Da grande ottimista, ho indossato solo il gilet e adesso il frescolino mi pizzica le braccia. Continuo, nella speranza che, più in là, la situazione si scaldi.
Nel frattempo macino chilometri, e arrivo a S. Michele al Tagliamento, da dove comincio a dirigermi verso Bibione. Il tempo non migliora, verso il mare ci sono delle nuvole poco attraenti e si è anche alzato un venticello abbastanza fastidioso.
A questo punto, abbandono l'idea di andare in spiaggia... Che fare??? E' da poco passata l'una e mezza, tornare indietro non se ne parla, anche perchè nel tardo pomeriggio devo vedere le mie figlie a Portogruaro... Così, in un attimo, prendo la SP 42 "Jesolana" e decido di arrivare a Caorle. Detto, fatto!!!
Non c'è moltissimo traffico. La strada corre diritta tra due file di platani, mentre ai lati si alternano campi di mai, soia e colza (). Ogni tanto, qualche azienda agricola... Sembra di essere in un film di Pupi Avati, quelli ambientati nella "bassa" ("La casa dalle finestre che ridono", ad esempio).
Il fondo stradale non è dei migliori, ma riesco a tenere un'andatura non male. Su questa strada, circa trenta anni fa, mi addestravo, su uno scalcinato CM 51 (un camion militare. risalente all'anno 1951), per conseguire la patente militare... Che esperienza!!! Guida a destra, cambio e selettore delle marce (per le ridotte) sulla sinistra... Con l'istruttore (l'indimenticabile collega Sergio Vecchiarino di Lucera) abbiamo terrorizzato (causa la mia guida) tutto il circondario!!!
Arrivato in località Marango, prendo la scorciatoia che mi permette di risparmiare un po' di strada. Da qualche anno, questa scorciatoia (per chi è della zona, è la strada che portava al ristorane "Da Fortunato") è asfaltata, quindi agevole. Nel passato, invece era una lunga strada bianca, in mezzo ai campi, su cui mi divertivo, al volante della mia mitica 127 Sport, a sollevare nuvole di polvere, percorrendola a velocità elevata... Beata gioventù!!!
Sbuco a Ottava Presa, ormai ci sono quasi. Anche qui proliferano le rotonde, si vede che c'era una svendita!!!
Ci sono ancora diverse auto con targhe straniere, per lo più di austriaci e tedeschi, segno che la stagione, nonostante tutto, non è ancora terminata. Quand'ero bambino, i miei mi portavano al mare in settembre, e mi ricordo di giornate calde e meraviglose.
Arrivo a Caorle, poco traffico e, data l'ora (circa le due del pomeriggio), uno stuzzicante odore di pesce alla griglia. I ristoranti che danno sul porticciolo sono gremiti di clienti.
Caratteristica inconfondibile di Caorle è il campanile, dalla caratteristica pianta circolare
il corso pricipale, Rio Terà (fiume interrato)
la chiesetta della Madonnina del mare, lungo la spiaggia
la spiaggia (non poteva mancare
)
Giro un po', tanto per ingannare il tempo...
uno scorcio del centro storico
Ne approfitto, già che ci sono, per cercare il negozio di accessori e abbigliamento moto "Graffiti Biker"... Lo trovo ma, data l'ora, è chiso.
Decido di aver visto abbastanza, per cui è ora di cambiare direzione...
Per andare a Portogruaro, farò una strada alternativa, che segue il corso del fiume Livenza e, attraverso le frazioni di Ca' Cottoni e Ca' Corniani, mi porterà sulla "Jesolana" a La Salute di Livenza.
La strada è stretta, chiusa dall'argine alla mia destra. Fortunatamente non c'è molto traffico. Che pace, che tranquillità!!! Campagna e qualche casolare alla mia sinistra e il fiume alla mia destra. Le abbondanti piogge dgli ultimi giorni lo hanno ingrossato, ma ora scorre verde e calmo.
Anche qua il paesaggio mi ricorda tanto quello di cui accennavo sopra...
La moto fila tranquilla, rompendo il silenzio con il ritmo regolare dei due cilindri... Che immagine, eh???
In lontananza, quasi sorgesse dal fiume, il campanile della chiesa di La Salute di Livenza, in mattoni rossi.
Arrivo, ora svolto a destra, sono sulla "Jesolana". Mi dirigo verso Portogruaro. La strada è abbastanza ampia anche se, in alcuni tratti, il fondo è malmesso. Prudenza dunque, anche perchè i vigili urbani hanno la pessima abitudine di fotografare chi passa...
Sul ponte che scavalca il fiume Lemene (affluente del Livenza), giro verso Concordia Sagittaria, l'antica "Julia Concordia" dei Romani. La strada (SP "di Cavanella") qui è più stretta e costellata di curve, perchè segue le anse del fiume. Ancora più prudenza!!!
Adesso c'è anche un po' più di traffico, quindi la mia andatura rallenta decisamente...
una casa lungo il Lemene, alla periferia di Concordia Sagittaria
un suggestivo scorcio delle case lungo il Lemene
Lascio il centro di Concordia alla mia sinistra, e continuo verso Portogruaro, dove si concluderà, per ora, il mio viaggio...
Più tardi. Sono quasi le otto della sera, rientro. Che freddo!!! Pago il fatto di non aver pensato di indossare un giubbotto... Stando fuori ho potuto anche notare, con disappunto, che ormai fa buio sempre prima..
Termina qui il mio "reportage". Non è stato un viaggio impegnativo, spero comunque di avervi fatto divertire. Alla prossima!!!