"Girino" a Portogruaro - 18 agosto 2010

Primary tabs

Sorry: english translation is not available yet.

L'appuntamento con il Doc era fissato per le nove e mezza del mattino, sotto casa mia a Udine. Le previsioni meteo, il giorno prima, erano favorevoli. Finalmente potevamo fare il nostro viaggio, più volte rimandato a causa del maltempo, fino a Portogruaro, per andare a trovare un amico e passare qualche ora con lui. Non è che ci manchino le occasioni, anzi... Eravamo già stati venerdì, ma in auto... Quello del giro in moto a Portogruaro, però, è quasi un rituale estivo da quando ho la moto.

Purtroppo, il tempo aveva deciso di metterci i bastoni tra le ruote... Mi alzo, alle sette e mezza, apro le finestre: coperto, copertissimo!!! Dopo neanche un'ora, comincia a piovere...  Scambio febbrile di sms e telefonate: "Si va?" "Non si va?"... Decidiamo di aggiornarci alle dieci. Nel frattempo, fortunatamente, smette di piovere e, anche se rimane molto coperto, alle dieci e trenta partiamo verso la nostra meta.

Attraversiamo Udine e, per  vie secondarie, prendiamo la Pontebbana sulla rotonda di Orgnano. Se fossimo partiti prima, avrei fatto un itinerario diverso, più lungo. Tant'è...

A Codroipo ci fermiamo per un caffè, sono quasi le undici. Penso che il Doc e io abbiamo un sesto senso per trovare i locali più brutti in assoluto! Anche in autostrada, nel nostro viaggio a Fanano, siamo riusciti a fermarci negli autogrill più dimessi dell'intera rete autostradale...

Approfitto della sosta per avvertire l'amico portogruarese di aspettarci per pranzare insieme.

Ripartiamo, sempre sulla Pontebbana e, passato il fiume Tagliamento, che segna il confine tra le province di Udine e Pordenone, ci dirigiamo verso S. Vito al Tagliamento.

 Il centro storico di S. Vito al Tagliamento

Da lì, anzichè seguire la facile e diretta strada che conduce a Portogruaro (), devio verso le frazioni di Ligugnana e Carbona, dirigendomi a Morsano al Tagliamento.

Il tempo è sempre incerto, nuvoloni neri si addensano sopra di noi. Preoccupato volgo più volte lo sguardo in alto, mi sembra di essere uno di quei carristi tedeschi che, durante i giorni successivi allo sbarco in Normandia, costretti a muoversi di giorno e allo scoperto, scrutavano nervosamente il cielo per avvistare eventuali aerei nemici...

Comunque, sinora, tutto ok. La campagna che ci circonda è bella. Il mais, quest'anno, non ha patito siccità, le piante sono molto alte. Polenta assicurata!!!  Traffico quasi inesistente.

Arriviamo alla periferia di Morsano al Tagliamento, passando le frazioni di Bando e Saletto, ci dirigiamo verso il centro del paese.

Morsano merita una menzione particolare, dal punto di vista gastronomico, perchè vi si svolgono importanti rassegne dedicate al principale prodotto: l'oca. E' talmente importante che, in friulano, il paese viene anche chiamato "Morsan da lis aucis" (Morsano delle oche). In questi giorni è in corso una sagra, che durerà fino a domenica, un'altra viene tenuta in novembre. Ne vale la pena!!!

 Uno scorcio di Morsano

Lasciato il centro del paese, prendiamo un'altra strada in mezzo ai campi, in direzione di Villanova della Cartera, frazione di S. Michele al Tagliamento, siamo in Veneto!!!

Attraversando le varie frazioni (Villanova della Cartera, Malafesta, S. Mauro, Palazzetto, ecc.), in località Pozzi di S. Michele al Tagliamento ci dirigiamo verso Fossalta di Portogruaro, su una strada secondaria, poco trafficata. Oltrepassiamo Alvisopoli (voluta dal Doge  Alvise Mocenigo, da cui il nome), passiamo il centro di Fossalta di Portogruaro e, fatti pochissimi chilometri sulla statale 14, eccoci giunti alla meta!!! Il nostro amico ci aspetta per andare a pranzare in un locale di Portogruaro.

Portogruaro è un comune situato all'estremo lembo orientale della provincia di Venezia. E' famosa per essere stata ricordata da Ippolito Nievo nel suo romanzo "Le confessioni di un italiano". Ha molti interessanti scorci, davvero suggestivi, ricordando una Venezia in miniatura.

 Un palazzo del centro di Portogruaro... non sembra Venezia?

 Un suggestivo scorcio del fiume Lemene, che attraversa Portogruaro

 I mulini sul Lemene

 Il palazzo comunale

 Uno scorcio di Via Martiri

 Un altro scorcio del Lemene

 Il Pozzo del Pilacorte, con le gru

Portogruaro, come dicevo, terra di confine... Qui si parla indiferrentemente il veneto e il friulano, e la cucina spazia dalla tipica lagunare a quella più "intensa" dell'entroterra. Ce n'è per tutti gusti.

Se vi capita, fateci un salto, magari in occasione di una delle tante manifestazioni che si succedono nel corso dell'anno. Ora è in pieno svolgimento la 28* Estate Musicale, che vede arrivare artisti da tutto il mondo, i quali si esibiscono, nelle location più suggestive, per concerti aperti al pubblico.

 La locandina dell'evento

 Per i più affezionati all'enogastronomia (Portogruaro è al centro di rinomate zone di produzione di ottimi vini: Tocai, anzi, ora "Taj", da quando i magiari ci hanno rubato il nome, Cabernet, Merlot), come non visitare la Fiera di S. Andrea (Patrono della città), che si tiene alla fine di novembre, durante la quale si può degustare, tra tutti, l'ottima oca (anche qui!)?

Se, invece, siete più colti (mai sul fatto!!!), potete sbizzarrirvi con visite al Museo Nazionale di Archeologia, e alle chiese che conservano pregevoli dipinti di pittori della scuola veneziana, o alll'Abbazia di Summaga, risalente all'XI° secolo o, anche, la zona archeologica, con interessanti reperti di epoca romanica, di Concordia Sagittaria.

Da Portogruaro, inoltre, sono facilmente raggiungibili le spiagge di Caorle, Bibione e Lignano, tutte in un raggio di 25 km.

Insomma, mi pare bene, no? Io ci ho vissuto 17 anni e, tutto sommato, non ci stavo male. Le mie figlie vivono ancora là. Questo fatto, oltre ad avere un amico di tante avventure, fa sì che, periodicamente, ci torno.

Ma rientriamo in argomento. Dopo aver mangiato in un locale del centro, fatti due passi e due chiacchiere con l'amico, decidiamo di volgere le prue verso casa.

Sono le tre e mezzo circa del pomeriggio quando partiamo. Per tornare , prolungando il piacere della guida, visto anche che, nel frattempo, è uscito il sole e fa caldo, decido di arrivare fino a Motta di Livenza (TV) e da lì prendere la strada per S. Vito al Tagliamento. Anche per cambiare paesaggi, no? Il Doc è d'accordo... D'altra parte, non essendo pratico della zona, credo non abbia nemmeno idea di dove lo stia portando!

Il tempo ci è amico, anche se, a un certo punto, il cielo torna a frasi plumbeo. Il traffico è leggero e scorrevole.  Attraversiamo vari paesini della provincia di Pordenone (Pravisdomini, Villotta, ecc.), e arriviamo a S. Vito al Tagliamento.

Tanto per facilitare le cose, nonostante il cielo sia sempre più minaccioso, giriamo per Casarsa della Delizia, da dove poi la Pontebbana ci porterà diritti a Udine.

Purtroppo, era destino... davanti alla stazione di Udine, comincia a piovere!!!

Io, ormai, sono arrivato, il Doc, che deve arrivare sino a Cividale, è costretto a indossare lo scafandro antipioggia, dopo di che smette di piovere...  Situazione fantozziana!!!

Il nostro "girino" è finito. Al mio arrivo, il contachilometri segna circa 170 km. Non male, considerato che, facendo il percorso diretto di andata e ritorno, sarebbero stati circa 100!